domenica 23 giugno 2013

Stryx, Il marchio della strega

Buongiorno passioners ♥
Siamo state contattate dall'autrice di questo libro e a leggerlo sono stata io, Bea, e quindi qui sotto troverete, come al solito, la recensione sul libro.
Devo ammettere di essere un pochino nervosa però, sapendo che l'autrice leggerà la mia opinione!




Titolo: Stryx, il marchio della strega
Autore: Connie Furnari
Editore: Edizioni della sera (collana Spade d'inchiostro)
Prezzo: 12.00 €
Pagine: 292

T R A M A

Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore: Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l’esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem.
La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L’unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigio azzurro: Scott. Il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti.
Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di ‘S’ posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.

Commento dell'autrice
Ho iniziato la stesura di Stryx con l’intento di mescolare il folklore alla Wicca moderna, chiedendomi cosa sarebbe accaduto se una vera strega, vissuta al tempo dei puritani, fosse costretta a vivere nella nostra epoca. Nel mio romanzo ho cercato di sottolineare elementi tipici ai quali sono particolarmente affezionata: il copricapo a punta, gli incantesimi, i corvi, i gatti neri, e soprattutto le scope volanti.
Le ragazze della Congrega delle Streghe sono tipiche adolescenti che soffrono per amore, studiano per i compiti in classe e hanno paura di essere scoperte da tutti quelli che rifiutano di accettare il potere in una ragazza; la particolarità che i Cacciatori di Streghe siano solo ragazzi, evidenzia in Stryx l’eterna lotta tra sessi che dura tutt’oggi e fa di Salem un campo di battaglia, velato da atmosfere crepuscolari.
Tutta la storia è impregnata di metafore sull’emancipazione della donna ma anche se si presenta come una storia prettamente femminista, non mancano le lotte a colpi di kick boxing e scene d’azione piuttosto movimentate e cruente.
Da grande fan di Harry Potter non ho potuto fare a meno che disseminare diversi omaggi a J.K. Rowling, ma il libro dal quale ho attinto di più è stato La Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne, soprattutto per le scene ambientate a Salem nel 1685.
Sarah e Susan Sawyer, le due streghe protagoniste, rappresentano due criteri opposti con cui il gentil sesso usa il “potere”. Il messaggio finale del libro è che tutte le donne lo posseggono, ma la differenza consiste appunto nel modo in cui si decide di usarlo. Stare dalla parte del Bene o del Male delineerà il tipo di persona che si diventerà “da grande”.

R E C E N S I O N E


Innanzitutto vorrei cominciare con il ringraziamento a Connie Furnari per averci contattate e per averci sottoposto la sua opera con tanto entusiasmo.
Per me è la prima volta e devo dire che sono stata veramente molto felice di avere la possibilità di interagire con un'autrice.
Ma passiamo alla recensione.
La storia mi è piaciuta molto, ha dei picchi veramente interessanti e delle idee particolari che non avevo mai letto prima come la presenza di Lucifero (in carne ed ossa!) ed il tatuaggio della "S" gotica nella spalla.
Oltre queste cose originali però ci sono anche i cliché tipici di un fantasy, e non è per forza un male.
L'unica cosa che non mi è piaciuta molto e che comunque mi ritrovo a leggere in ogni fantasy di ultima generazione, è la storia d'amore.
E' una di quelle che nascono subito, in cui basta un capitolo per innamorarsi.
Io sono una lettrice un po' difficile, lo ammetto, e queste storie d'amore non mi soddisfano mai. Provai lo stesso senso di insoddisfazione anche in Wondrous Strange, per fare un esempio.
La cosa che mi è piaciuta molto è che tutte le domande hanno trovato una risposta lungo il libro e quindi la storia si chiude perfettamente lasciando anche spazio ad un eventuale seguito.
E' una cosa molto importante non lasciare dei finali tronchi (soprattutto se la storia è stata pensata per un unico volume)!
Ora voi vi chiederete "perché tre cupcakes allora? solo per la storia d'amore?".
No, non è questo. La storia mi è piaciuta, mi ha anche divertita ma non è una di quelle che mi è rimasta dentro. Ho trovato personalmente un po' difficile immedesimarmi con i personaggi, ma questo non vuol dire che non mi sia emozionata in più punti, soprattutto alla fine.
Ho trovato le discussioni fra i personaggi un po' semplici alle volte ed altre un po' troppo scostanti la realtà.
Nei fantasy si tende sempre un po' a non pensare a cosa succederebbe veramente se succedessero le cose che vengono narrate nei libri ma una lettrice come me ci fa caso.
Vi spiego: per me è impensabile dichiararsi amore dopo due capitoli, così come mi sembra un po' troppo "facile" perdonarsi fra sorelle dopo essersi urlate contro delle parole non proprio leggere.
Poi certo, è un punto di vista!
Altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato il betaggio della storia. Ora io non so se il pdf contiene errori che il libro non ha però ci sono rimasta un po' male perché ad un'autrice possono scappare delle virgole qui è là, possono scappare dei refusi e può sfuggire anche qualche verbicino MA al beta-reader no.
Quando una storia viene accettata, la casa editrice dovrebbe andare a correggere quei piccoli errori che possono trovarsi in una stesura relativamente "provvisoria" per dare la possibilità ad un romanzo di essere al suo top, o sbaglio?
Quindi avrei volentieri tirato per le orecchie la casa editrice che mi ha lasciato questi errori sparsi per il romanzo.
Io leggo anche storie scritte da ragazze come me, su siti e forum di scrittura, e se scappa qualche errore non ci bado, o magari lo faccio notare ovviamente, ma quando si tratta di un libro per me è una cosa abbastanza "grave" perché significa che la casa editrice non ha fatto il suo dovere.
Comunque per me è un libro che funge al suo scopo: intrattenere. Sa tenerti con il fiato sospeso ed allo stesso tempo non ti lascia a morderti l'animo per sapere cosa diavolo sta succedendo.
Non è un libro che sconsiglierei, sinceramente e anzi, secondo me come lettura leggera sotto l'ombrellone non sarebbe niente male.

♥ Bea

Nessun commento:

Posta un commento