lunedì 16 settembre 2013

I dannati di Malva

Buongiorno, cari lettori!
Vorrei scusarmi per aver abbandonato, da Agosto, le varie rubriche ma tra vacanze, matrimoni e tentativi di riprendere il ritmo naturale delle mie giornate non ho avuto molto tempo per soffermarmi sulle mie due rubriche.
Anche la mia lettura è andata un po' a rilento, devo dire. Però, ahimé, c'est la vie.
Oggi vi presento la recensione del libro della Troisi, autrice che scoprii in ritardo rispetto agli altri ma che ho amato dal primo istante in cui ho posato gli occhi sul Mondo Emerso.
E' una dei pochi scrittori italiani che io segua veramente!



I dannati di Malva - Licia Troisi
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Editore: Mondadori (collana Oscar Bestsellers)
Prezzo: 8.50 €
Pagine: 141




T R A M A

Malva è una scintillante città di vetro e metallo circondata dalla foresta. Liana è pura, le strade sono pulite e gli abitanti vivono immersi negli agi. Ma sotto l'apparenza, scavata nelle profondità della terra, si nasconde la faccia segreta della città, soffocata dai miasmi tossici. Laggiù vivono i Drow, gli schiavi degli umani, che pagano il prezzo di quel benessere. E questo il mondo diviso in cui si muove il guardiano Telkar, mezzosangue cresciuto tra i privilegi, ma segnato dal marchio infamante dei Drow. E quando la tranquillità di Malva comincerà a essere turbata da morti misteriose, sarà lui a offrirsi per una missione quasi impossibile: scendere nella città sotterranea e scoprire il colpevole. Un viaggio nelle tenebre e nella paura, tra macchinari infernali e veleni, da cui Telkar uscirà completamente trasformato.



R E C E N S I O N E


In questa storia c'è molto, da affrontare. Ci sono diverse tematiche "pesanti", si parla molto di sentimenti e benché sia tutto costellato da un universo fantasy in realtà ci si rende conto subito di quanto l'autrice voglia difatti comunicare.
Il libro infatti si pone al centro del problema dell'ecomafia. Nasce per sensibilizzare l'animo altrui verso questa piaga che da anni dilaga nel territorio nazionale. E la Troisi lo fa in modo intelligente.
Ti da un mondo fantastico, dei personaggi poco reali, i Drow, ti da la magia e il tentativo di rivalsa di creature soggiogate dagli uomini.
Il punto è che i Drow siamo noi umani, gli umani del libro sono i mafiosi, le persone del governo che girano la testa dall'altra parte ed il maravar corrisponde a tutte le sostanze tossiche che vengono smaltite su i nostri campi, nei nostri mari, tutti i giorni.
La storia di Telkar va ancora più a fondo, però. Telkar infatti è un mezzo-sangue, una persona che non appartiene né agli umani, né ai Drow.
Si legge del razzismo con cui viene trattato, si legge della difficoltà nel farsi accettare, nella necessità di camuffare il proprio aspetto per il gradimento altrui. In poche parole si legge del razzismo che affligge ancora oggi il Pianeta.
Sono tematiche profonde, difficili e che fanno pensare molto. Ho amato questo libro perché è una bella storia fantasy, perché scavando a fondo ci posso ritrovare quello che mi circonda (nel bene e nel male) e perché questa scrittrice scrive divinamente.
L'unica pecca è che è veramente corto. Avrei voluto leggere di più, avrei voluto saperne di più.
Perché la fine è molto ampia, lascia la scelta al lettore, ma ci sarebbe così tanto altro da dire!
Lo consiglio decisamente, sia a chi piacciono le storie fantastiche e sia a chi piacciono le storie reali. Perché questo libro le contiene entrambe.


♥ Bea

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