sabato 7 dicembre 2013

Tsugumi


Buonasera, lettori!
Sono in ritardo di più di una settimana con questa recensione!
Tra il tempo che scarseggia, il blocco che mi impedisce di scrivere e la linea che decide misteriosamente di intopparsi quando ci provo questi giorni sono proprio volati >.<
Avrei voluto postarvi il primo appuntamento di una nuova rubrica settimanale oggi, ma ormai aspetterò Sabato prossimo (che è il giorno che ho scelto per la rubrica che spero vi piacerà!).
E basta con le premesse che finisce che arriva qualche altro intoppo e devo rimandare ancora xD
Passiamo alla recensione che è meglio ♥
(ps: credo che presto arriverà un nuovo aggiornamento de "La Pila dei libri" perché sicuramente per il 6 Gennaio mia madre mi regala qualcosa e magari decido di regalarmi qualcosa da sola anche prima, ahah)




Tsugumi
Yoshimoto


Dettagli sul libro
Editore: Feltrinelli (collana "Universale Economica")
Prezzo: 7.00 €
Pagine: 158











Trama

È la storia di due ragazze, Maria (che narra in prima persona) e Tsugumi. A diciannove anni Maria lascia il piccolo paese sul mare per trasferirsi a Tokyo e iscriversi all'università. Anni dopo, decide di tornare al paese per le vacanze, dove ritrova Tsugumi, l'eroina del romanzo, bellissima e dispotica ragazza. Tutti tentano di essere indulgenti con lei, sperando di renderle migliore la vita che le resta. Infatti le è stata diagnosticata dalla nascita una malattia incurabile. Terminate le vacanze, Maria sta per tornare a Tokyo ma le condizioni di Tsugumi peggiorano e pare non ci sia più niente da fare.



Recensione

Come dicevo nel WWW...Wednesday questo libro ho deciso di leggerlo perché tutti mi hanno sempre decantato le doti della Yoshimoto e l'unico libro suo che avevo letto (Un viaggio chiamato vita) non mi era piaciuto affatto.
Invece mi sono ricreduta moltissimo perché mi è veramente piaciuto!
La storia è particolare e la protagonista non è certo una persona comune, anzi.
Tsugumi è una ragazza particolare che si approccia alla vita in maniera differente rispetto agli altri e soprattutto perché la vita per lei è diversa.
A volte, spesso a dire il vero, sa essere molto cattiva e perde le staffe molto facilmente.
Tsugumi è una ragazza arrabbiata col mondo, con le persone che lo abitano e con la vita stessa.
Da quando è piccola Tsugumi è malata, ha una costituzione molto debole e questo non le permette di avere una vita come quella delle altre ragazze della sua età.
Non può camminare per lunghissimo tempo altrimenti il giorno dopo avrà la febbre alta, deve stare attenta agli sbalzi di calore, persino delle emozioni molto forti possono causarle la febbre.
Tsugumi ce l'ha col mondo perché va avanti come se niente fosse, perché va avanti anche senza di lei, anche quando non può lasciare la sua stanza per giornate intere.
E' arrabbiata con le altre persone perché loro possono fare cose che lei non può fare, anche se non lo notano. Possono, per esempio, andare a fare dei viaggi. Lei non potrebbe neanche volendo.
E ce l'ha con la vita perché lei è una persona attiva, piena di idee, e invece non può metterle in atto tutte senza poi doverne pagare le conseguenze.
La vita di Tsugumi è un continuo sali e scendi tra salute e malattia ed è soprattutto uno scendere a compromessi tra quello che può essere fatto e quello che può essere solo immaginato.
La seconda protagonista, quella che narra la storia, è Maria. Una ragazza comune, con aspirazioni comuni e con un carattere particolarmente mite. Ed è anche l'unica che abbia capito a fondo Tsugumi in tutti i loro anni di convivenza.
E Tsugumi stessa spesso si sente capita solo da lei.
Tutta la famiglia tenta di essere buona con Tsugumi assecondando tutte le sue inclinazione e soprattutto non rimproverandola troppo per le cose che fa. Credo che sia veramente sbagliatissimo.
Tsugumi non può essere una ragazza "normale", cioè come le altre. E non trattarla come una ragazza normale, secondo me, non fa altro che aumentare il suo disagio.
Come ci rivela anche lei, tra l'altro, per molto tempo ha dovuto convivere con la paura di morire, di non svegliarsi il giorno dopo e a questo le persone che la circondavano non avevano mai pensato, neanche Maria.
Il mio voto finale è un 4/5 perché la storia non ha una vera conclusione, cioè, è come se non avesse un vero inizio e una fine. Sembra a metà fra qualcosa, insomma.
E poi un po' di penalizzazione gliela do perché fino ad un buon terzo del libro non avevo capito quanti anni avessero le ragazze, specialmente Maria.
Mi sembravano delle bambine ed invece poi Maria va all'Università. Capite da soli che in questo c'è qualcosa che non va!
Voto finale? 4/5!


♥ Bea

2Xp5m

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